Cosa fare dopo il liceo linguistico? La domanda che si pone ogni studente alla fine dell’intero quinquennio non è banale. Al giorno d’oggi conoscere le lingue è fondamentale; e non solo per ricoprire ruoli nell’ambito della traduzione.
Il diploma in lingue rappresenta da sempre una spalancata porta verso il mondo del lavoro. Sempre più globalizzata, digitalizzata e interconnessa, oggi più che mai la società odierna richiede, e in alcuni campi pretende, una competenza plurilingue.
La ricchezza del multilinguismo è grande tesoriera per la comunità mondiale: vantare il supporto di figure professionali altamente specializzate nell’interpretariato e nella mediazione favorisce la comunicazione e agevola la mobilità internazionale.
La ricchezza del plurilinguismo nella società attuale
Grazie alla loro competenza in una o più lingue straniere, gli studenti diplomati al liceo linguistico perseguono il fine della mediazione interculturale, divenendo stabile supporto di un mondo sempre più collegato, integrato e inclusivo.
Considerato tale contesto, non sorprende la domanda crescente da parte di aziende di professionisti operanti in contesti multilingue. Le abilità linguistiche, difatti, non solo accrescono a livello personale, ma rendono accessibili molti settori lavorativi.
Tra i più importanti si ricordano il turismo, la cooperazione internazionale, l’insegnamento, la traduzione, la mediazione linguistica e, non per ultimo, il commercio. In breve, esistono solo grandi opportunità lavorative per i parlanti multilingue;
ma parlare e comprendere diverse lingue straniere è diventato oggi un requisito essenziale per il successo anche in settori altri rispetto al campo strettamente interlinguistico e culturale. In qualsiasi lavoro, la conoscenza delle lingue straniere consente di interagire senza vincoli.
I vantaggi della conoscenza di una o più lingue straniere
Oltre al settore lavorativo, la conoscenza in una o più lingue straniere apporta notevoli vantaggi per il discente. La conferma di tale verità arriva da dimostrazioni empiriche, sperimentate e verificate da numerose ricerche scientifiche.
La letteratura in merito è sconfinata e stando agli esiti della ricerca, la competenza plurilingue presenta considerevoli stimoli con effetto positivo sulle capacità cognitive; prime tra tutte le capacità di memoria e apprendimento.
Di più, vantare un livello QCER avanzato (Quadro Comune di Riferimento delle lingue) con riferimento a una lingua straniera, come un C1 (Avanzato) o C2 (Padronanza) consente di allargare i propri orizzonti conoscitivi grazie alla completa immersione culturale della lingua target.
In breve, conoscere una o più lingue straniere non solo apre le porte al mondo del lavoro, ma agevola lo sviluppo personale, rende più intelligenti, anche a livello emotivo ed estende la fruizione delle fonti conoscitive senza limiti linguistici e culturali.
Dopo il liceo: perché non bisogna fermarsi al diploma
Di fronte alla crescente richiesta di professionisti nel campo della traduzione e mediazione interlinguistica, è bene non fermarsi al diploma e proseguire il percorso di studi in lingue con un corso di laurea e, in seguito, una specialistica per affinare le proprie competenze plurilingue.
Al pari di altri settori, anche il campo linguistico rappresenta un settore dinamico e in costante evoluzione, in perfetta linea con le esigenze di un mondo altrettanto complesso, ricco di mutamenti e trasformazioni all’ordine del giorno.
Di più, il mondo della formazione linguistica richiede ruoli altamente qualificati, con certificazioni linguistiche aggiornate e coerenti ai bisogni crescenti. Proseguire gli studi consente pertanto un modo strategico per ottimizzare abilità linguistiche e culturali della lingua target.
Nel contesto caotico della globalizzazione, l’esperto in lingue rappresenta l’ago della bussola, il punto stabile all’interno della mediazione linguistica internazionale; e per diventare un vero professionista deve ultimare il proprio curriculum accademico con una formazione più avanzata.
Quale percorso di studi dopo il liceo linguistico?
Nella lista delle possibili carriere accademiche da intraprendere dopo il liceo linguistico spiccano i corsi specializzanti come corsi di laurea o master in interpretariato, traduzione o mediazione linguistica.
A seconda della professione desiderata, è possibile incanalare il proprio percorso di studi in differenti curricula universitari finalizzati all’avanzamento di metodi e tecniche di traduzione, interpretariato e mediazione interlinguistica.
Per gli appassionati di letteratura e cultura della lingua oggetto di studio è preferibile frequentare un corso di laurea in lingue e letterature straniere; se, invece, è lo scenario mondiale il campo professionale desiderato, è bene conseguire il titolo in cooperazione internazionale.
Per gli interessati a tutti gli aspetti linguistici che presiedono alle differenze linguistiche superficiali , invece, è consigliato il curriculum in lingue e mediazione linguistica: comprendere l’unità nella diversità è il grande passo verso la mobilità linguistica.