Gli strumenti dell’interprete

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Gli strumenti dell’interprete

Riassunto contenuto

Nei precedenti articoli abbiamo esplorato le principali differenze tra le attività di traduzione e interpretariato, esplorando i relativi sbocchi lavorativi nel contesto attuale, in un mercato del lavoro sempre più digitalizzato e interconnesso.

Di fronte all’avanzare della tecnologia e dell’Intelligenza artificiale, anche l’interprete deve evolvere la propria cassetta degli attrezzi, integrando alla strumentazione classica nuovi supporti indispensabili per svolgere il proprio mestiere in maniera rapida e precisa.

Oggi ci soffermeremo ad analizzare gli strumenti tradizionali e innovativi, anche digitali, che ogni mediatore linguistico dovrebbe avere sempre con sé per svolgere un servizio di interpretazione di elevata qualità.

Gli strumenti tradizionali dell’interprete

Durante l’esercizio quotidiano, gli interpreti si avvalgono di un ampio ventaglio di strumenti. Tra le attrezzature più importanti si ricordano le intramontabili cuffie, accompagnate spesso da microfoni professionali: entrambi strumenti che assicurano una ricezione e trasmissione dell’audio nitida e chiara, priva di interferenze o rumore.

Seguono poi le cabine insonorizzate, che rappresentano un luogo indispensabile per qualunque tipologia di attività di mediazione linguistica grazie all’isolamento dellinterprete professionista da fonti di rumore o distrazione esterne. All’interno della propria cabina, il mediatore linguistico potrà focalizzare al massimo le proprie competenze e aumentare la propria concentrazione, ottimizzando di conseguenza il trasferimento di significato da una lingua prima a una lingua seconda.

All’interno della cabina si trova, spesso, anche una consolle, in genere collegata alle cuffie dell’interprete, strumento indispensabile per regolare il volume della voce in uscita e tante altre funzionalità a seconda dei pulsanti a disposizione.

Al di là di questi strumenti classici, oltre le vetrate della cabina vi sono anche dei mobili finalizzati a garantire la comodità della postura del professionista in esercizio, al fine di mantenere alta la sua concentrazione e, di conseguenza, elevare ulteriormente la qualità dell’interpretazione linguistica. In questi casi, la presenza di sedie, poltrone e tavolini o altri piani di appoggio può fare davvero la differenza.

Infine, l’immancabile carta e penna: un taccuino dove annotare e prendere appunti può essere sempre utile per annotare le incertezze e riportare le parole più salienti, agevolando il trasferimento di significato: questo metodo è particolarmente utile nei compiti di interpretazione consecutiva.

Insomma, tutto dipende dal contesto e se l’attività di interpretazione avviene in simultanea o in un secondo momento.

I nuovi strumenti dell’interprete

In un contesto sempre più digitale, inoltre, anche i software di interpretazione e le piattaforme di videoconferenza rivestono un ruolo sempre più importante. Affianco ai classici supporti all’interpretariato, l’utilizzo simultaneo di questi strumenti consente di alleggerire ulteriormente il carico di lavoro, facilitando la gestione delle sessioni di interpretazione, che diventano più efficienti e fluide in particolare con riferimento alle attività di interpretariato a distanza.

Anche per quanto riguarda l’uso dei termini e l’accuratezza semantica dei contenuti più o meno specialistici, gli interpreti possono accompagnare i nuovi strumenti dell’AI ai supporti più classici, come glossari e dizionari tecnici cartacei o digitali, per garantire trasparenza massima e diretta durante il trasferimento di significato tra due lingue.

Infine, dispositivi elettronici come tablet e notebook sono ottimi per prendere appunti più rapidamente e in maniera più efficace, nonché per accedere a risorse online propedeutiche alle attività di traduzione o ricerca correlate all’interpretazione.

Di più, di fronte a eventi o convegni in sale particolarmente ampie, la presenza di un monitor può venire incontro alle esigenze visive dell’interprete, consentendo di avvicinare la mimica facciale e alle gestualità dell’oratore agli occhi del professionista. Il monitor rappresenta, inoltre, uno strumento di particolare supporto per i servizi di interpretariato a distanza.

Consigli per un buon uso degli strumenti per l’interpretariato

Abbiamo esplorato l’importanza degli strumenti classici e digitali per l’interpretariato per garantire una comunicazione efficace e precisa tra lingue diverse. Affinché il trasferimento di significato sia quanto più prossimo all’originale, l’esercizio di traduzione deve essere accompagnato da un uso sapiente di questi strumenti.

Innanzitutto, è importante conoscere a fondo le funzionalità e le limitazioni dei dispositivi che si stanno utilizzando: strumenti come cuffie, microfoni e software di traduzione simultanea devono essere testati e calibrati in anticipo per evitare problemi tecnici durante l’interpretazione. In merito, la qualità del suono è cruciale: investire in apparecchiature di alta qualità può fare una grande differenza nella chiarezza e nell’accuratezza della traduzione.

Inoltre, la familiarità con il software di traduzione è altrettanto importante. Un altro aspetto fondamentale è anche la preparazione del contesto di riferimento. Gli interpreti dovrebbero sempre ricevere in anticipo il materiale relativo all’argomento della discussione, come documenti, presentazioni e terminologie specifiche, al fine di familiarizzare con il vocabolario tecnico e di preparare eventuali glossari utili per agevolare l’attività di interpretazione.

Infine, la formazione continua. Iscriversi ad una scuola  di interprete, partecipare a workshop, webinar di aggiornamento può migliorare le competenze tecniche e pratiche, garantendo un uso ottimale degli strumenti disponibili e, di conseguenza, una mediazione linguistica fluida ed efficace.

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