Studiare Mediazione Linguistica a Roma
Stai cercando maggiori informazioni sulle università di lingue e mediazione linguistica a Roma? Scegliere la giusta università di lingue in una metropoli come Roma non è facile, prima di decidere a chi affidare il proprio futuro accademico è necessario chiarirsi bene le idee.
Quali sono le varie specializzazioni, i diversi indirizzi di studio, gli sbocchi professionali, e come testare preventivamente le proprie competenze linguistiche?
Con quest’articolo vogliamo aiutarti a scegliere il corso di laurea in lingue più adatto ai tuoi obiettivi e desideri. Purtroppo il tasso di abbandono di un corso universitario, in Italia, è molto alto, quasi due studenti su tre abbandonano gli studi, proprio dopo essersi resi conto di aver scelto un percorso universitario non corrispondente alle proprie aspettative, perdendo tempo e denaro.
Perché studiare Mediazione linguistica a Roma?
Scegliere un’università pubblica come La Sapienza o una Scuola Superiore per Mediatori Linguistici (SSML) che è un istituto specialistico più orientato al mondo del lavoro? È molto importante valutare bene le opzioni possibili per evitare di sbagliare corso di studi e tipo di istituto universitario.
I nostri consigli derivano da un’attività formativa pluriennale a contatto con docenti, mediatori, interpreti professionisti, ma soprattutto con i nostri studenti.
Perché studiare Mediazione Linguistica a Roma e non in un’altra città come Perugia o Bologna? Studiare una lingua non basta, bisogna praticarla. E quale città se non Roma può essere definita la più multiculturale dove un mediatore linguistico può trovare lavoro?
Roma è una città viva in continuo movimento, offre moltissime attività, eventi e occasioni per parlare le lingue con studenti di altre nazioni e turisti.
E che dire poi di tutti quei quartieri “di nuova generazione” come il Pigneto capaci di unire in un unico posto moltissime culture diverse anche per un semplice aperitivo serale.
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Mediazione Linguistica: Cosa si studia?
L’approccio è sia tecnico che pratico e le lingue sono intese come strumento di lavoro.
Le combinazioni linguistiche sono:
1° lingua: inglese (comune a tutti) livello di ingresso minimo B1(secondo il QCER – Quadro Comune di Riferimento Europeo per la conoscenza delle lingue).
2° lingua: francese, tedesco, spagnolo, cinese, portoghese, russo, arabo, giapponese. È gradita una conoscenza Livello A2.
*3° lingua: cinese, portoghese russo, arabo, giapponese. Nessuna o scarsa conoscenza.
*La terza lingua non è obbligatoria ma facoltativa. Il livello di partenza di quest’ultima potrà anche essere di tipo iniziale (A1, secondo il QCER – Quadro Comune di Riferimento Europeo per la conoscenza delle lingue).
Dal secondo anno si approfondiranno diversi ambiti, tra cui quello sociologico, economico, giuridico e geopolitico per ampliare le conoscenze culturali di base.
Nel terzo anno, attraverso lezioni più specifiche e l’introduzione alle tecniche di simultanea, si conducono gli studenti a livelli di conoscenza linguistica, che li renderanno operativi con successo nel mondo del lavoro.
Usare le lingue a Roma
Roma non è una piccola cittadina ma una metropoli ricca di eventi ed occasioni per parlare le lingue: ricordiamo per esempio i divertentissimi “Meetup” organizzati ogni settimana in varie parti della città, per incontrare gente da tutto il mondo e parlare le lingue; oppure partecipare ai i famosi “aperitivi in lingua”, ottimi per praticare le lingue a Roma. Scopri qui tutti gli eventi per parlare le lingue a Roma.
Chi è il Mediatore Linguistico?
Il mediatore linguistico è un professionista delle lingue, una figura che appunto media, ponte di comunicazione tra due realtà che altrimenti non potrebbero capirsi. Si occupa di mediare tra soggetti provenienti da culture diverse. Possiede conoscenza delle culture e delle lingue dei paesi diversi.
La figura del Mediatore Linguistico e culturale, sempre più richiesta nel mondo del lavoro, è un operatore dei servizi linguistici che come suggerisce la parola stessa, “media” tra due soggetti provenienti da culture e contesti diversi. Possiede un’ ottima conoscenza dell’italiano e di almeno un’ altra lingua straniera. Ha acquisito, inoltre, una specializzazione in un particolare settore di competenza, come quello giuridico, commerciale o sociale.
Può lavorare come lavoratore autonomo o come dipendente in settori differenti come la pubblica amministrazione, le aziende di import export, nel settore del no profit, nel turismo. Altri ambiti di occupazione possono essere il settore dell’editoria e del giornalismo e dei servizi socio-educativi.
Opportunità lavorative
Nel mondo del lavoro legato alla conoscenza delle lingue, quella del mediatore linguistico è una delle professioni più ricercate.
Il mediatore può trovare occupazione in diversi settori: come traduttore e interprete, nell’ambito dei rapporti internazionali ma anche nelle imprese occupandosi di interpretazione di trattativa, traduzione documentale, redazione testi presso organizzazioni internazionali ed Enti Nazionali. In futuro sarà una figura sempre più richiesta soprattutto per tutte quelle aziende che vogliano aprirsi sui mercati esteri e lavorare in contesti internazionali.
Studiare lingue a Roma: Accademia, SSML o Università?
Prima di scegliere la giusta facoltà o istituto universitario per diventare mediatore linguistico tieni presente 3 punti fondamentali:
- Le università pubbliche hanno spesso corsi formativi poco tecnici e molto teorici. Il mondo del lavoro richiede competenza tecnica e professionalità, si deve essere in grado di saper gestire e interpretare simultaneamente in cabina. Questo presuppone anni di “allenamento”. Per diventare un interprete, la pratica è essenziale: bisogna fare pratica, pratica e ancora pratica.
- Se vuoi dedicarti alla mediazione linguistica e culturale, perché ti appassionano le lingue e le altre culture, è importante non solo la competenza tecnica nella lingua, ma anche l’esperienza e la professionalità di un docente madrelingua.
- Ogni facoltà, ogni corso ha un piano di studi particolare, preferendo a volte lo studio di alcune lingue rispetto ad altre e di alcune discipline rispetto ad altre: materie economiche, politiche, o letterarie.
Non perdere di vista l’obiettivo che è quello di specializzarsi. Tecnica e specializzazione sono le parole chiave per diventare mediatore linguistico.
Scegli un corso che ti faccia fare pratica fin dal primo anno.
Dubbi sul percorso universitario?
Facoltà di Lingue a Roma: materie e piano di studi
Esistono diversi corsi di laurea in mediazione linguistica a Roma che hanno come obiettivo quello di formare ed avviare i giovani alla professione del mediatore linguistico, dell’interprete e del traduttore.
Un eccellente corso di studi triennale in mediazione linguistica deve prevedere lo studio di almeno due lingue straniere, in particolare l’inglese, lingua fondamentale, e una seconda lingua a scelta fra francese, tedesco, spagnolo, giapponese e russo, cinese e arabo.
Inoltre un buon piano di studi dovrebbe prevedere la possibilità di studiare una terza lingua straniera, evitando lo studio di altre materie non caratterizzanti per un percorso di mediazione linguistica.
Materie a scelta utili possono essere: comunicazione d’impresa, marketing, informatica e materie affini al digitale, fondamentali nell’era in cui viviamo. Ma ripetiamo, le lingue sono il vero bagaglio culturale del mediatore linguistico.
Mediazione linguistica: esami consigliati
I curricula di studio in mediazione linguistica devono prevedere attività linguistico-formative finalizzate al consolidamento:
- della competenza scritta e orale dell’italiano o della lingua madre
- delle conoscenze fondamentali necessarie alla mediazione interlinguistica e interculturale
- di competenze linguistico-tecniche, orali e scritte delle lingue straniere scelte
- della formazione sulle culture dei paesi nei quali vengono parlate le lingue oggetto di approfondimento
- delle tecniche di traduzione di testi scritti e multimediali
- delle competenze necessarie all’interpretazione di trattativa
- degli insegnamenti economici e/o giuridici
- delle materie inerenti le Nuove Tecnologie, come l’informatica applicata e digitale
Il corso di studio ha una durata triennale e corrisponde a 180 crediti formativi universitari (CFU)
Requisiti per studiare Mediazione Linguistica a Roma o in altre città
Per l’ammissione al corso di laurea in mediazione linguistico-culturale sono necessari i seguenti requisiti:
o Possesso di un diploma di scuola media superiore
o Conoscenza della lingua inglese livello (secondo il QCER – Quadro Comune di Riferimento Europeo per la conoscenza delle lingue)
È previsto un test d’ammissione volto a valutare le competenze linguistiche in entrata per la lingua inglese. Per gli studenti iscritti vengono organizzati dei precorsi volti a migliorare, adeguare o testare lo studio di una seconda e/o terza lingua scelta.
Mediazione Linguistica a Roma
La SSML San Domenico nasce a Roma con l’obiettivo di formare professional¬mente traduttori ed interpreti che uniscano, al titolo di studio conseguito, profonde conoscenze tecnico-linguistiche da con-sentire un facile ingresso nel mondo del lavoro.
Il piano di studi fornisce una serie di conoscenze e di competenze teorico–pratiche relative alle lingue straniere e ai linguaggi specialistici. La lingua diventa veicolo di mediazione linguistica e culturale in vari settori lavorativi.
Erasmus, stage e laboratori
A partire dal secondo anno, per mettere in pratica le conoscenze acquisite, offriamo la possibilità di tirocinio in diversi settori professionali (giornalismo, turismo, traduzioni, assistenza linguistica in convegni e conferenze ecc). Al terzo anno ci sarà la possibilità di svolgere tirocini in ambito di interpretariato (interpretazione in cabina accanto ad un interprete professionista, o nella traduzione di testi specialistici con l’affiancamento di un Tutor o di un docente. Il tirocinio è uno step fondamentale del percorso formativo degli studenti e costituisce un valore aggiunto da inserire nel CV.
Come tutte le Università, anche la SSML “San Domenico” aderisce al progetto Erasmus (European Community Action Scheme for the Mobility of University Students) offrendo la possibilità agli studenti più meritevoli di studiare in una università europea o effettuare un tirocinio in un paese presente all’interno dell’Unione Europea.